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Augusto Marini

ESPRESSIONI DI CONTENTO

 Di un vero cattolico romano

dopo l’approvazione della legge contro i bestemmiatori

(1877)

      

Dopo mannaggia Cri... ch’er Senato

 ha fatto quella legge benedetta

de proibì la biastima, D... sacrato,

gnisuno più biastima ‘na saetta [I].

 

Defatti, pe’ Ge... Sacramentato,

s’era arrivati a un punto, a dilla schietta,

ch’avrebbero insinenta biastimato

la bautta [II] de Santa Elisabetta (1).

 

E quane [III] tu sentivi un regazzino

biastimà San Giuseppe, là ‘na donna

dell’Aveceli biastimà er bambino (2).

 

E che robb’è mannagg... San Simone!

Chi biastima, pé me, p...ca Madonna,

me pare che nun abbi educazzione.

 

 

       da Augusto Marini, Sonetti romaneschi ed altre poesie satiriche,

 terza edizione riveduta ed accresciuta di 90 nuovi sonetti, Roma, 1886

 [copiato da Mascolini dal testo originale]



1 Modo di dire (N.d.A)

2 Alla chiesa dell’Aracoeli v’ha un bambino di legno, o di cera o di cartapesta... tenuto in gran venerazione con gran rabbia dei medici ai quali fa concorrenza (N.d.A)



[I] «È da ricordare che i romani del passato, timorosi delle manifestazioni meteorologiche, ne avevano un timore reverenziale ed evitavano anche di pronunciarne il nome, così che fulmini, saette, temporali, uragani, erano accomunati sotto la generica denominazione di “porcherie”, contro le quali la superstizione popolare ha dato vita ad ogni genere di esorcismi. Comunque, quando veniva nominato uno di questi fenomeni, era usanza accompagnarne il nome con frasi di scongiuro». Fernando Ravaro, Dizionario romanesco

[II] La bautta è il velo che mettono in testa le donne per andare a messa

[III] Qua