Prova

LA VITA SCÓRE E PASSA VIA

La vie s'écoule, la vie s'enfuit

 

testo

Raoul Vaneigem

 

musica

Francis Lemonnier

 

album

Pour en finir avec le travail

(Per farla finita con il lavoro)

 

1974

 

trasposizzione e voce

Mascolini

 

chitara

Franz

 

2k16

 

arangiamento mutuato da

rené binamé
https://youtu.be/hhW6-ZZmWp8

 

Che Guy Debord abbia fatto passare La java des Bons-Enfants per frutto della penna di Raymond Callemin (il vegetariano della banda Bonnot) fa il paio con la pretesa di Vaneigem di collocare la nascita de La vie s'écoule, la vie s'enfuit tra i minatori, in Belgio, nel 1961. Come direbbe Brassens: ça va de soi...

 

versione originale
https://youtu.be/ZjIWhqe0HLY

 

note al testo nell'lp originale

 5 - «LA VIE S’ECOULE»
(Anonimo belga - 1961)
Su un'aria che evoca curiosamente il folksong dell’Ovest americano, questa canzone malinconica, trae origine dal grande sciopero selvaggio della Vallonia, agli inizi del 1961. Si sente tutta la tristezza di un proletariato ancora una volta umiliato e sconfitto. L’evocazione, abbastanza convenzionale, de «la violenza» che maturerà(1) nell’avvenire, non può dissimulare la delusione, la sensazione struggente di dover invecchiare senza aver potuto raggiungere nulla di quello che ci si era ripromesso nella vita. È tra i lavoratori di chez Ratgeb, a Linkebeek nella periferia di Bruxelles, impresa nota per la radicalità e la fermezza costanti delle sue lotte quotidiane, che è stata composta la canzone. Si è portati a notare, ancora una volta, a proposito di questa produzione, laddove un’innegabile maestria nel linguaggio serve un lirismo delicato, come dei talenti dormano, inutilizzati, nella classe operaia; talenti che, tra i piccolo-borghesi passati dall’università, si prostituirebbero all’istante nel giornalismo alimentare o fra il servidorame dei piccoli quadri dell’editoria.

 

(1) Si noti, en passant, l'ingenuità del traspositore, al minuto 2:13, ove confonde mûrir (maturare) con mourir (morire)...