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- Pubblicato Domenica, 27 Marzo 2016 13:46
Prova
LA VITA SCÓRE E PASSA VIA
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
testo
Raoul Vaneigem
musica
Francis Lemonnier
album
Pour en finir avec le travail
(Per farla finita con il lavoro)
1974
trasposizzione e voce
Mascolini
chitara
Franz
2k16
arangiamento mutuato da
rené binamé
https://youtu.be/hhW6-ZZmWp8
Che Guy Debord abbia fatto passare La java des Bons-Enfants per frutto della penna di Raymond Callemin (il vegetariano della banda Bonnot) fa il paio con la pretesa di Vaneigem di collocare la nascita de La vie s'écoule, la vie s'enfuit tra i minatori, in Belgio, nel 1961. Come direbbe Brassens: ça va de soi...
versione originale
https://youtu.be/ZjIWhqe0HLY
note al testo nell'lp originale
5 - «LA VIE S’ECOULE»
(Anonimo belga - 1961)
Su un'aria che evoca curiosamente il folksong dell’Ovest americano, questa canzone malinconica, trae origine dal grande sciopero selvaggio della Vallonia, agli inizi del 1961. Si sente tutta la tristezza di un proletariato ancora una volta umiliato e sconfitto. L’evocazione, abbastanza convenzionale, de «la violenza» che maturerà(1) nell’avvenire, non può dissimulare la delusione, la sensazione struggente di dover invecchiare senza aver potuto raggiungere nulla di quello che ci si era ripromesso nella vita. È tra i lavoratori di chez Ratgeb, a Linkebeek nella periferia di Bruxelles, impresa nota per la radicalità e la fermezza costanti delle sue lotte quotidiane, che è stata composta la canzone. Si è portati a notare, ancora una volta, a proposito di questa produzione, laddove un’innegabile maestria nel linguaggio serve un lirismo delicato, come dei talenti dormano, inutilizzati, nella classe operaia; talenti che, tra i piccolo-borghesi passati dall’università, si prostituirebbero all’istante nel giornalismo alimentare o fra il servidorame dei piccoli quadri dell’editoria.
(1) Si noti, en passant, l'ingenuità del traspositore, al minuto 2:13, ove confonde mûrir (maturare) con mourir (morire)...