Democrito rideva di tutto, si sganasciava al porto di Abdera innanzi alla foga di consumo dei suoi concittadini (che lo presero per pazzo); se si può ridere di tutto, si può ridere anche di dio, così le chiese rivelate hanno a lungo osteggiato la comicità in ogni sua forma; una risata vi seppellirà, urlava lo slogan anarchico; la risata può essere esclusiva, esclude dal gruppo il beffeggiato; la risata può essere inclusiva, accetta nel gruppo, con il sorriso sulle labbra, un nuovo componente; a forza di ridere di tutto non si ride più di niente. Ridere, irridere, deridere, la faccenda si fa seria.
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- Pubblicato Venerdì, 16 Gennaio 2015 08:27
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- Pubblicato Martedì, 06 Gennaio 2015 13:13
Scrissi dopo la dipartita dell'interprete di Bronzi di Riace e Italia:
Tribute bands
Dopo i Ciao Rino (Gaetano)
ci si aspettava i Ciao Mino (Reitano)
Ora attendiamo altri saluti alle morti di Paoli, Patruno, Buonocore e Daniele.
Gli Alcoolisti Anonimi hanno la loro band nei Ciao Vino!
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- Pubblicato Martedì, 16 Dicembre 2014 13:42
L’autoerotismo è triplamente malvisto dalla chiesa in quanto:
sesso non riproduttivo, omosessuale, scelta individuale.
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- Pubblicato Sabato, 06 Dicembre 2014 15:03
Quando per la prima volta ho letto questa poesia di Benjamin Péret, mi sono stupito di come un francese, nel 1929, si dedicasse a un tema tipico italiano: la mamma.
(Benjamin Péret mentre insulta un prete)
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- Pubblicato Sabato, 29 Novembre 2014 11:09
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- Pubblicato Lunedì, 28 Luglio 2014 11:09
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- Pubblicato Martedì, 15 Luglio 2014 12:05
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- Pubblicato Martedì, 15 Luglio 2014 11:55
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- Pubblicato Lunedì, 07 Luglio 2014 13:00
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- Pubblicato Lunedì, 07 Luglio 2014 11:43
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- Pubblicato Domenica, 08 Giugno 2014 12:49
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- Pubblicato Sabato, 05 Aprile 2014 22:12
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- Pubblicato Sabato, 08 Febbraio 2014 14:28
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- Pubblicato Giovedì, 06 Febbraio 2014 16:25
n.22 del 6 febbraio 2k14
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- Pubblicato Lunedì, 20 Gennaio 2014 16:55
Tirannìa e panurgismo
«Si lodava soprattutto, mi sembra, in questo personaggio [Giulio Cesare], la sua “umanità”; ora, fu più funesta questa per il suo paese che la più gran crudeltà del più feroce dei tiranni mai esistito, perché in verità fu questa velenosa dolcezza che edulcorò al popolo romano la bevanda della servitù»
Étienne de La Boétie, Discours sur la servitude volontaire (Discorso sulla servitù volontaria), 1550
